Rughe viso e collo
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27 Ottobre 2015Teleangectasie
Le teleangectasie sono delle dilatazioni patologiche di piccoli vasi sanguigni, generalmente superficiali, i quali assumono l’aspetto di arborescenze sinuose di colore rosso vivo o rosso-bluastro e divengono visibili oltre l’epidermide. Si tratta di un vero e proprio reticolo di minuscole vene varicose sottilissime di varia forma ed estensione, che si dilatano sino a perdere il tono muscolare e si “sfiancano”. Il diametro di queste piccolissime vene è di solito calibro compreso tra 0,1 e 1 mm ma talvolta può essere superiore. I veri capillari sono in realtà molto più sottili e non si vedono a occhio nudo. La loro tipologia dipende dall’origine del vaso dilatato: quando originano dal settore arteriolare di un capillare si presentano piccole e di colorito rosso vivo; quando originano dal settore venoso di un capillare tendono ad essere larghe e bluastre.
Sulla base del loro aspetto possono sono classificati 4 tipi principali: semplici o lineari, arborizzate, a ragno e puntiformi o papillari. Sono più diffuse al viso e agli arti inferiori, soprattutto nelle donne. Vi sono condizioni predisponenti quali familiarità, alcolici, esposizione costante a variazioni di temperatura e spesso compaiono in associazione a processi morbosi dell’epidermide di ordine congestizio, infiammatorio o degenerativo; quindi è frequente osservarle in molte dermatosi.
Le teleangectasie possono essere suddivise in base alle cause:
Squilibri ormonali: preferibilmente sulla superficie delle cosce, appaiono frequentemente nel menarca, durante la menopausa, la gravidanza o con l’utilizzo della pillola anticoncezionale.
Insufficienza venosa: di solito si associano ad altri tipi di varici e a sintomi d’insufficienza venosa; compaiono più facilmente nel dorso del piede, dietro al malleolo, nelle gambe ed in particolare sulle cosce.
Debolezza del sistema capillare: localizzate prevalentemente verso la fine delle gambe e sono provocate dai raggi UV, dal calore o dal freddo.
Varici reticolari: sono le vene che alimentano le zone interessate dalle teleangectasie; spesso sono un sintomo d’insufficienza venosa, ed è buona norma trattarle prima delle teleangectasie per evitare che queste ultime ricompaiano successivamente.
Teleangectasie matting: possono manifestarsi dopo l’iniezione di sostanze sclerosanti o in seguito ad interventi di flebectomia. Non sono frequenti e la loro comparsa può dipendere da fattori predisponenti oppure da una tecnica d’intervento non corretta.
Tra i fattori predisponenti della paziente ricordiamo le terapie ormonali, l’obesità, la familiarità. Nella maggior parte dei casi il matting sparisce spontaneamente entro sei mesi, ma nei casi in cui invece persista, può essere utile ricorrere alla terapia laser. La comparsa delle teleangectasie è preceduta, talora di anni, da un danneggiamento dei capillari veri e propri, da cui si deduce l’importanza di un’azione preventiva che protegga il sistema microcircolatorio, impedendo che avvenga il danneggiamento che produrrà in seguito la comparsa delle teleangectasie.
Se utilizzato correttamente il laser può essere risolutivo per questo tipo di patologia, senza essere in grado, però, di scongiurare le recidive. Possono servire dalle 2 alle 4 sedute ambulatoriali. E’ opportuno evitare l’esposizione solare per i 3 mesi che precedono il trattamento e sarà necessario presentarsi presso l’ambulatorio col viso struccato.
TRATTAMENTO
Laser Neodimio YAG
Luce Pulsata