Il prolasso
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24 Ottobre 2014Endometriosi
L’utero è formato da tre differenti strati di tessuto. Lo strato più interno è chiamato endometrio, l’intermedio miometrio ed il terzo, più esterno, perimetrio.
L’endometriosi è una condizione in cui lo strato più interno dell’utero (endometrio), cresce in localizzazioni esterne all’utero. L’endometriosi può causare aderenze sull’utero. L’utero può attaccarsi alle ovaie, alle tube e all’intestino. Sebbene la maggior parte delle pazienti provino forte dolore, tuttavia alcune pazienti con endometriosi, non presentano sintomi (asintomatiche). Di solito provoca dolore nel periodo del ciclo, ma per alcune donne il dolore è quasi costante.
Sintomi
I sintomi dell’endometriosi variano molto da donna a donna e la severità dei sintomi non è necessariamente correlata alla severità dell’endometriosi. I sintomi dipendono dall’estensione e dalla localizzazione degli impianti endometriosici e dalle strutture coinvolte. Mentre alcune donne hanno pochi o nessun sintomo, altre donne provano dolore intollerabile ed inabilitante che si ripresenta ogni mese per molti anni.
Molte donne pensano che avere mestruazioni dolorose sia un fatto assolutamente normale. Se hai cicli mestruali molto dolorosi dovresti consultare il tuo medico.
I sintomi includono:
- Cicli mestruali dolorosi (dismenorrea)
- Dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia)
- Sanguinamento anormale, incluso emorragie vaginali, coaguli abbondanti, sanguinamenti prolungati o irregolari, spotting premestruale
- Disturbi intestinali, incluso motilità intestinale dolorosa, diarrea, stipsi, sanguinamento nelle feci
- Difficoltà ad ottenere una gravidanza
- Dolore all’emissione dell’urina
- Dolore sacrale, alla coscia e/o alla gamba
- Sindrome premestruale
L’anticipazione del dolore o del fastidio ricorrente mensile può condurre a sentimenti di ansia, stress e depressione. E’ importante riconoscere queste difficoltà emozionali che possono essere causate dall’endometriosi.
Test speciali per la diagnosi di endometriosi
I test più utilizzati per diagnosticare l’endometriosi sono:
- Laparoscopia – utilizza uno strumento, che viene inserito attraverso un piccolo taglio nell’ombelico, collegato ad una videocamera e permette di esaminare l’utero e l’interno dell’addome
- Ecografia – esame strumentale che utilizza onde sonore (ultrasuoni) per creare un’immagine video
Altri esami utili nella diagnosi sono:
- Ultrasonografia ginecologica dinamica organ-oriented
- Risonanza magnetica (RMN) della pelvi
- Clisma opaco a doppio contrasto
- Rettoscopia e colonscopia
- Ecografia renale
- Urografia o uro-TAC (con mezzo di contrasto endovenoso)
- Cistoscopia
Trattamento
Il trattamento dell’endometriosi dipende da una serie di fattori:
- la severità dei sintomi
- l’estensione dell’endometriosi
- l’età della donna
- l’obiettivo richiesto (riduzione del dolore, miglioramento o ripristino della fertilità)
Nessun trattamento in assoluto può escludere la recidiva dell’endometriosi, ma una combinazione di follow-up medico regolare, terapia ormonale e/o chirurgia può tenere sotto controllo la malattia.
Una delle false convinzioni più comuni è che avere un bambino curerà la malattia. Mentre è pur vero che l’endometriosi è soppressa durante la gravidanza, i sintomi generalmente possono recidivare con il tempo, persino pochi mesi dopo il parto.
La terapia medica è essenziale per questa malattia. Gli ormoni possono di solito trattare l’endometriosi, in altri casi è indicata la chirurgia.
Terapia farmacologica
I farmaci utilizzati per trattare l’endometriosi includono:
- la pillola contraccettiva
- i farmaci anti-infiammatori
- i farmaci analgesici
- i trattamenti ormonali
Chirurgia
Il trattamento chirurgico dell’endometriosi comprende:
- Chirurgia laparoscopica – viene effettuata per confermare la diagnosi di endometriosi. Chirurgia di prima scelta che consente di identificare e rimuovere gli impianti di endometriosi e le aderenze. Consente inoltre di asportare o distruggere tessuto malato e di asportare le cisti. Questo può ridurre il dolore e migliorare le possibilità di avere una gravidanza.
- Chirurgia laparotomica – tecnica tradizionale con apertura dell’addome, si utilizza qualora non sia possibile effettuare la laparoscopia.
- Resezione intestinale – solo nel caso in cui anche l’intestino sia interessato da gravi infiltrazioni che ne alterano la funzione.
- Isterectomia – può essere un’opzione se l’endometriosi impedisce una vita normale, non si desiderano gravidanze e gli altri trattamenti hanno fallito.