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Monopiatto
Una buona e semplice abitudine è quella di scegliere un solo piatto forte a pasto (un solo primo o un secondo) e accompagnarlo con gran quantità di verdure crude e cotte. Aggiungere piccole quantità di carboidrati (crostini, pane tostato o fette di patate). Eliminare patate fritte e formaggi a fine pasto.
Non ingerire più di un solo cibo concentrato a pasto, valorizzare il contorno, abbinarvi molti alimenti acquosi (verdure) ed alimenti neutri come ricotta, olive e grassi di condimento (ma attenti alla quantità: 1g di lipidi fornisce 9 calorie)
Cibi concentrati:
Proteici – carne, pesce, uova, legumi, formaggi, latte, frutta secca oleosa
Amidacei – cereali in chicco, pasta, farine, fiocchi
Regole fondamentali
1) All’interno dello stesso pasto non vanno consumati carboidrati e proteine: meglio i primi a pranzo ed i secondi a cena
2) Non abbinare proteine e proteine: addio a uova e legumi e a carne e formaggi
3) Meglio evitare anche carboidrati e carboidrati, ma questa è l’unica regola morbida
Amidi
Gli amidi non vanno assunti insieme alle proteine.
La digestione degli amidi inizia in bocca con la saliva e continua nello stomaco per circa 2 ore. Se insieme agli amidi si ingeriscono anche alimenti che richiamano succhi gastrici acidi (uova, carne etc), la digestione gastrosalivare degli amidi è momentaneamente sospesa con produzione di fermentazione, lentezze digestive, parti non digerite.
Le proteine grasse (formaggi grassi, latte non scremato, tuorlo, carne con grasso, semi e frutta oleosa) hanno carica lipidica che inibisce temporaneamente l’emissione di acido cloridrico ritardando la digestione. I carboidrati hanno così il tempo di essere elaborati nello stomaco prima di passare nell’intestino ed essere ridotti a monosaccaridi ed assorbiti.
Pasta
Mai insieme alla carne! La pasta è costitutita da carboidrati complessi, la sua digestione inizia con la ptialina in bocca e continua per due ore nello stomaco in ambiente debolmente alcalino. Le proteine della carne hanno invece esigenze opposte rispetto agli amidi della pasta: la digestione della carne richiama acido cloridrico, il ph cambia e l’ambiente diventa acido, per cui si sospende l’elaborazione dei carboidrati finchè non passa la carne. Anche il dolce a fine pasto viene bloccato dalla carne e fermenta. Il caffè aumenta l’acidità e copre solo il disagio digestivo.
Proteine
Sono contenute nella carne, legumi, latte, yogurt, pesce, formaggi, uova, semi oleosi, frutta secca oleosa.
Tutte le proteine richiamano soluzioni acide (ambiente gastrico acido) per essere scisse in aminoacidi, altrimenti non si assimilano.
La digestione delle proteine viene favorita:
– evitando di associare più tipi di proteine diverse (latte e carne, uova e formaggi)
– evitando la combinazione con i carboidrati (carne e cereali)
– abbinando grandi quantità di verdure che favoriscono l’azione enzimatica digestiva
– abbinando piccole dosi di sostanze acide (poche gocce di limone e aceto, del vino) per accentuare la presenza acidificante che favorisce la loro digestione.
Carne
Vi si ritrovano antibiotici e stimolanti usati in allevamento. Le carni rosse sono inoltre ricche di dannosi grassi saturi. Bisogna accompagnarla correttamente. Preferire carni bianche: pollo, coniglio, tacchino escludendo cereali ed altri alimenti ricchi di proteine. Abbondare in verdure ed ortaggi. Ben visto un bicchiere di vino, gradita la frutta acidula come dessert (ananas contiene enzimi proteolitici). Se la carne è grassa si può abbinare una piccola quantità di amidi come le patate. Aumentare le verdure crude che annullano l’effetto di rallentamento della digestione delle proteine svolto dai lipidi. Il pomodoro cotto va bene con la carne, non coi carboidrati. Se le condizioni di digeribilità non sono buone, la carne permane troppo tempo nell’apparato digerente e comincia a imputridire.
Pesce
E’ ricco di olii polinsaturi, protettivi dal colesterolo. Ha un valore proteico molto alto, come la carne. Sono presenti tutti gli aminoacidi essenziali indispensabili per la funzione plastico-ricostruttiva.
Legumi
I legumi abbinati a cereali integrali forniscono una combinazione di alto valore nutrizionale, ricca di tutti gli aminoacidi essenziali.
I legumi secchi possono procurare problemi. Contengono purine, sostanze potenzialmente tossiche e “anti-nutrienti” che si eliminano cambiando spesso l’acqua di ammollo e buttando la prima acqua di ebollizione. Per prevenire flatulenze bisogna aggiungere all’acqua di cottura una carota, una cipolla e un gambo di sedano. Per ammorbidire la cuticola esterna aggiungere all’acqua bollente dell’alga kombu che li arricchisce anche di sali minerali. Le bucce di fagioli, ceci o altro si possono schiacciare con il passaverdure per preparare una purea.
Le accoppiate carne-fagioli e piselli-uova sono proibite!
Vanno bene invece cereali-fagioli o ceci o lenticchie. Due parti di cereali, una parte di legumi.
Verdure crude
Verdure miste, colorate, preparano per il cibo successivo, sono ricche di vitamine, sali minerali, oligoelementi, non interferiscono su altri cibi, non hanno bisogno di specifici succhi gastrici. Ricche d’acqua al 70% e fibre, permettono un transito adeguato e forniscono un apporto calorico adeguato.
Foglia verde vitamina C, foglia gialla vitamina A.
Pomodoro
E’ una solanacea come la patata e la melanzana. Prodotto estivo, da consumare solo fresco e maturo! Ha proprietà rinfrescanti, diuretiche, antiinfettive, molto ricco di vit. A e C, favorisce l’evacuazione delle feci e l’eliminazione di acidi urici, è un buon rimineralizzante.
Il pomodoro da insalata non ancora maturo non va mai consumato: contiene notevoli quantità di solanina. La solanina infatti è un alcaloide glicosidico tossico presente in ogni parte della pianta, comprese foglie, frutti e radici, in quanto è una difesa della pianta contro funghi e insetti. È tossica anche in modeste quantità. I sintomi dell’avvelenamento sono innanzitutto disordini gastrointestinali e neurologici, come nausea, diarrea, vomito, crampi allo stomaco, bruciore alla gola, mal di testa e vertigini. Sono anche stati riportati allucinazioni, paralisi, febbre nei casi più gravi.
Il pomodoro più viene cotto e meno è digeribile. Il pomodoro cotto crea problemi associato ai carboidrati, ma va bene con la carne.
Frutta
Consumarla fuori pasto, da sola. Ideale al mattino a digiuno: è disintossicante come le verdure fresche, tutti gli altri alimenti producono tossine durante il processo digestivo, anche i cereali, ma soprattutto legumi e carne. Sintonizza con la fase fisiologica depurativa dell’organismo del mattino. Impegna la digestione solo nell’intestino. Gli zuccheri semplici di cui è composta forniscono energia di pronto impiego.
Il fruttosio, zucchero semplice, non ha bisogno di digestione nello stomaco, ma viene digerito e assimilato nell’intestino tenue.
Se lo stomaco è occupato la frutta si ferma, fermenta e produce gas perdendo le sue proprietà. La mela può accompagnare altri cibi, a inizio pasto o insieme a verdure crude come la carota, il sedano e la rapa rossa.
Mela
Fortifica il sistema nervoso, regola il metabolismo, combatte l’acidità gastrica, stimola la regolarità dell’intestino (antidiarroica e lassativa), abbassa il colesterolo, antianemica, diuretica, elimina gli acidi urici, limita l’ipertensione, aiuta nel diabete (ipoglicemizzante). Può essere l’unico cibo per 1-2 gg per depurare l’organismo. Ricca di fruttosio, monosaccaride, che viene assimilato senza scomposizione.
Dolce
Ridurre la dolcificazione e abolire lo zucchero raffinato. Per dolcificare torte e biscotti usare succo di frutta e frutta fresca dolce, miele, melassa, succo d’acero o zucchero integrale di canna o acero.
Consumare il dolce lontano dai pasti a metà pomeriggio.
Gli zuccheri semplici (mono e disaccaridi) non sono elaborati nello stomaco, ma nel tenue e la sosta nel tratto precedente causa fermentazione, gonfiori, acidità, cattivo assorbimento. Non abbinare gli zuccheri semplici agli zuccheri complessi (cereali, farine, fiocchi) perché la digestione degli amidi inizia in bocca e poi nello stomaco.