La celiachia è una malattia dovuta a una reazione del sistema immunitario contro il glutine, una proteina presente nel grano. Le persone con malattia celiaca hanno una predisposizione genetica all’intolleranza al glutine. Tuttavia dati scientifici suggeriscono che la celiaca si potrebbe associare anche a fattori ambientali, comprese le infezioni virali.

Uno studio del 2017 su “Science” ipotizza che un comune virus, apparentemente benigno e presente nell’intestino, potrebbe innescare una risposta immunitaria anomala che porta alla malattia celiaca.

Se il “reovirus” penetra nel sito in cui è presente il glutine, induce segnali di pericolo che confondono il sistema immunitario. In tal modo lo inducono a sviluppare una risposta immunitaria infiammatoria erronea ed aggressiva contro il glutine stesso.

Se quindi ingeriamo il glutine durante un’infezione asintomatica da reovirus, il sistema immunitario tratta anche il glutine come un agente estraneo, suscitando una risposta immunitaria anomala e specifica contro di esso.

Lo studio è stato effettuato su topi infettati con reovirus umano:

• solo un tipo di virus (T1L) ha provocato una risposta immunitaria contro il glutine                              
• i sintomi di malattia celiaca si manifestavano soltanto in alcuni roditori.

La possibile relazione con la malattia celiaca

Alcuni studi hanno riscontrato che i pazienti celiaci hanno livelli di anticorpi anti-reovirus superiori rispetto ai soggetti sani. Tuttavia sono necessari ulteriori studi per accertare una reale relazione che potrebbe porre le basi per un possibile vaccino contro la celiachia.

La dieta “gluten free”: vantaggi e rischi

Al momento l’unica cura per la celiachia è una dieta senza glutine. In effetti molte aziende offrono cibi senza glutine e rispetto a qualche anno esistono molti prodotti con un ottimo sapore.

Purtroppo oggi il cibo “gluten free” sembra una moda, tanto che sei milioni di italiani mangiano cibo senza glutine anche senza alcuna diagnosi di intolleranza. Persino Giuseppe Di Fabio, presidente dell’AIC (Associazione Italiana Celiachia), afferma che “se non si è celiaci l’esclusione del glutine è inutile”.

Raccomandazione: Eliminare il glutine dalla dieta di una persona non celiaca sembra inoltre non portare alcun beneficio certo alla salute. Al contrario, gli alimenti de-glutinati contengono una concentrazione maggiore di zuccheri, additivi e olii che potrebbero addirittura essere rischiosi per la salute.

FONTE: Reovirus infection triggers inflammatory responses to dietary antigens and development of celiac disease – Bouziat R. et al. – Science, doi:10.1126/science.aah5298, 2017

Consulenza scientifica Dott. Pier Franco Di Roberto